L’Abilità di Rispondere

Durante una delle mie sessioni di coaching, ho collaborato con una coachee che si è rivelata particolarmente significativa. La sua storia mi ha colpito immediatamente: aveva seguito innumerevoli corsi di crescita personale e partecipato a molte formazioni. Eppure, nonostante tutto questo impegno e investimento, non era mai riuscita a realizzare un cambiamento concreto che le portasse serenità e piena realizzazione nella sua vita. Sembrava come se fosse intrappolata in un loop continuo, come se fosse bloccata in un ciclo senza fine.

Non riusciva a prendere mai le decisioni fondamentali per realizzare una profonda e duratura trasformazione. Sembrava agire, ma in realtà fuggiva dalla responsabilità verso se stessa. Creava piccoli espedienti che le davano solo l’illusione di fare progressi.

Ti sei mai sentito così? Hai mai avuto la sensazione di girare in tondo, di fare sempre gli stessi passi senza mai avanzare veramente? Quante volte hai sentito di avere le risorse, la conoscenza, e qualcosa ti ha impedito di passare all’azione?

Questa sessione di coaching mi ha portata a riflettere: cosa sta realmente succedendo qui? Come posso aiutare, supportare e guidare a uscire da questa situazione di blocco?

Ho imparato nel mio lavoro che tutte le decisioni che prendiamo portano sempre con sé conseguenze. Ho imparato che siamo sempre noi a scegliere come vivere la nostra vita. Siamo noi ad avere la totale responsabilità di queste conseguenze.

Trovo essenziale comprendere l’importanza della parola responsabilità intesa, non solo nel senso di “dovere” o di “obbligo”, ma come dice la parola stessa: l’abilità di rispondere alla vita, ai suoi eventi, alle sue sfide.

La responsabilità non si limita al semplice riconoscimento delle conseguenze delle nostre azioni; ci invita a entrare attivamente nel campo del gioco della vita, a partecipare pienamente, a prendere le redini delle nostre azioni. È l’antitesi della passività. Si tratta di “rispondere” nel senso più vero e profondo della parola, di affrontare ciò che ci viene posto davanti con coraggio, determinazione e consapevolezza.

Quando affrontiamo la vita in modo reattivo, aspettiamo che le cose accadano per poi reagire, spesso in modo impulsivo o guidato da emozioni non adeguate. Questo può portarci a sentirci come vittime delle circostanze, senza controllo sul nostro destino.

Al contrario, affrontare la vita in modo proattivo, anticipando e preparandoci alle sfide, ci permette di guidare la nostra nave con determinazione, anche attraverso le tempeste più violente. Ciò richiede riconoscere i propri schemi comportamentali, utilizzarli a nostro vantaggio e, infine, creare nuovi schemi che ci portino verso la direzione desiderata.

La coachee di cui parlavo stava vivendo una fase di passività, in cui attendeva che un corso o una formazione le desse la chiave per sbloccare la sua situazione. Ma la vera chiave risiedeva nella sua capacità di rispondere, di assumersi la responsabilità di ciò che voleva veramente nella sua vita e di agire di conseguenza.

Questa storia potrebbe forse sembrarti familiare. Potresti anche riconoscerti in certi tratti. La domanda fondamentale è: come è possibile uscire da questo loop? Come prendere realmente in mano la responsabilità della propria vita, riconoscendo e superando gli schemi che ci tengono bloccati?

Ci tengo a sottolineare di nuovo questo concetto: il termine “responsabile” si può scomporre in due: abile di rispondere. La responsabilità è, in effetti, proprio l’abilità di rispondere, di reagire alle circostanze della vita.

Proviamo a domandarci: Come tendiamo a rispondere agli eventi, alle sfide, alle opportunità e alle domande che la vita ci presenta? Tendiamo a rispondere in modo passivo, reattivo o proattivo?

Queste tre differenti modalità di risposta rappresentano i diversi livelli di responsabilità che assumiamo nella nostra esistenza.

Risposta Passiva: vivere in modo passivo, come faceva la mia coachee, significa lasciare che la vita ci accada, senza esercitare un controllo significativo sulle circostanze o sugli eventi. Ci si iscrive a corsi, si spera in un cambiamento, ma non si agisce attivamente per realizzarlo. Non c’è un vero impegno né un desiderio di crescita; si cerca solo un rapido sollievo o una soluzione facile. In questa modalità, siamo spesso vittime delle circostanze, aspettando che le cose cambino da sole o sperando in un intervento esterno. In questa modalità può essere confortante incolpare gli altri o il destino per le nostre sfide. Questo approccio non ci consente di realizzare il nostro pieno potenziale.

Risposta Reattiva: essere reattivi significa rispondere agli eventi solo dopo che si sono verificati. Sebbene questo sia un passo avanti rispetto alla passività, poiché riconosciamo la nostra capacità di influenzare le circostanze, ci troviamo comunque sempre un passo indietro. La risposta è tardiva. Reagiamo a ciò che è già accaduto, spesso in modo impulsivo, senza una vera riflessione o pianificazione.

Risposta Proattiva: la proattività rappresenta il più alto livello di responsabilità. È l’abilità di anticipare, di pianificare e di agire prima che un evento si verifichi, in modo da influenzare positivamente il futuro. La capacità di prendere in mano il controllo del nostro destino.

Una persona proattiva non solo riconosce e utilizza i propri schemi comportamentali, ma cerca anche di crearne di nuovi per raggiungere i suoi obiettivi.

Durante le mie riflessioni sulla situazione della mia coachee, mi è tornato alla mente un fondamentale insegnamento che ho avuto il privilegio di apprendere dal mio mentore, Anthony Robbins. Tony, una delle figure più influenti nel campo del coaching e della crescita personale, ha spesso sottolineato l’importanza dei nostri schemi comportamentali – o patterns – nella creazione della realtà che viviamo ogni giorno. Questi patterns sono profondamente radicati in noi, diventando così automatici e abitudinali che spesso operano senza che ne siamo pienamente consapevoli.

L’illuminante lezione di Tony si basa su tre fondamentali passaggi per padroneggiare qualsiasi area della nostra vita. Questi tre steps, se applicati con consapevolezza e dedizione, ci offrono il potere dell’anticipazione, permettendoci di prevedere, adattarci e, infine, plasmare il nostro futuro:

1.Riconoscimento: il primo passo consiste nell’identificare e comprendere i nostri patterns, o schemi automatici, riconoscendoli quando si manifestano nella nostra vita quotidiana. La consapevolezza è il primo passo verso la vera responsabilità. Riconoscere i propri schemi comportamentali, emotivi e mentali significa avere una chiara comprensione di come reagiamo di fronte alle diverse situazioni.

2.Utilizzo: una volta identificati, possiamo iniziare ad utilizzare questi schemi a nostro vantaggio, sfruttandoli per guidare le nostre azioni in maniera produttiva. Questo non significa condizionare le circostanze, ma piuttosto comprendere quando e come utilizzare le nostre abilità e competenze per influenzare gli esiti, e ottenere i risultati che desideriamo.

3.Creazione: l’ultimo e più potente passo ci permette di andare oltre la semplice reattività. Possiamo creare nuovi schemi, nuove abitudini che si allineano con la direzione e il destino che desideriamo per la nostra vita. Raggiungere il pieno potenziale della responsabilità significa non solo utilizzare i propri schemi ma anche crearne di nuovi. Significa apprendere, crescere e adattarsi alle sfide in modo da formare nuovi pensieri, nuovi comportamenti e nuove abitudini

Incorporando questi tre passaggi nella nostra vita, non solo rispondiamo alle situazioni, ma sviluppiamo una proattività che ci permette di anticipare le sfide e le opportunità, dandoci un controllo maggiore sul nostro traguardo.

La mia coachee, pur avendo tutte le risorse a sua disposizione, aveva bisogno di passare dalla passività alla proattività. Aveva bisogno di riconoscere i suoi schemi, di utilizzarli a suo vantaggio e, infine, di creare nuovi patterns che la portassero davvero verso i suoi reali obiettivi.

La storia della mia coachee serve come monito e come ispirazione. Non possiamo aspettarci che la vita cambi semplicemente partecipando passivamente ad essa. Dobbiamo scegliere di vivere attivamente e con azioni specifiche, di rispondere con abilità e determinazione. La responsabilità è una scelta, e come scegliamo di viverla determina la qualità della nostra vita.

Rispondere attivamente alla vita significa decidere con determinazione e agire con coraggio. Significa essere responsabili delle proprie azioni e dei propri risultati. E sebbene la strada possa essere difficile, è anche l’unica che porta a una vera realizzazione.

Riflettendo su queste mie parole, ti chiedo: sei pronto a fare il passo successivo per trasformare la tua vita? Sei disposto a riconoscere e interrompere i tuoi schemi, per diventare il vero protagonista del tuo viaggio? Riconoscendo che ogni decisione presa ha un impatto, e che sta a te decidere se quel risultato sarà frutto di una reazione passiva o di una risposta proattiva e responsabile?

La responsabilità è la chiave per trasformare la tua esistenza e vivere una vita più intenzionale, piena e soddisfacente. Ci sono strumenti e metodi che possono aiutarti a navigare verso il tuo pieno potenziale.

Ogni risposta, ogni azione e ogni decisione contribuiscono a definire il nostro percorso. Selezioniamo con cura le nostre risposte, e la vita risponderà di conseguenza.

Se senti che è il momento di fare quel passo, di diventare il vero protagonista della tua storia, ti invito a esplorare un percorso di coaching. Puoi lavorare con un coach per identificare, utilizzare e creare nuovi patterns che ti guideranno verso i tuoi obiettivi e verso i tuoi sogni.

Non aspettare che la vita ti accada. Prendi il controllo, agisci con determinazione e crea la vita che desideri.

Laura Sforza
Autore
Laura Sforza

NLP & Tony Robbins Trainer, Robbins & Madanes Coach, Strategic Intervention Life Coach.

Lascia un commento