Decisioni potenti: un processo efficace
Prendere decisioni efficaci è fondamentale nella vita delle persone e può risultare difficile e stressante. Le scelte che fai infatti, influenzano direttamente il tuo futuro nella vita privata o professionale. In questo articolo, esploriamo l'importanza di prendere decisioni in modo consapevole ed un processo che può essere tuo alleato nei momenti in cui ti senti in difficoltà .
Attraverso le decisioni eserciti il potere di orientare la tua esistenza. Che si tratti di scelte personali, professionali o semplici opzioni quotidiane, ogni decisione che prendi porta a un certo risultato piuttosto che un altro. Comprendere l'importanza di prendere decisioni in modo consapevole, ponderate e mirate, il primo passo verso una vita piena e gratificante.
Continuamente prendi decisioni, da quelle che appaiono semplici o magari insignificanti per esempio come mi vesto oggi?, a quelle più impegnative; cosa dovrei fare per far evolvere la mia carriera professionale? e prendi decisioni, spesso, anche senza rendertene conto.
Quando si tratta di decisioni difficili, può capitare di essere spaventati o immobilizzati dalla paura perché preoccupati di fare la scelta giusta o perfetta oppure potrebbe capitare di rimanere fermi senza prendere alcuna decisione, perché si pensa di non essere capaci.
Bene, chiariamo subito tre punti:
1. Sei perfettamente in grado di decidere.
2. Non è possibile non decidere! ... e comunque, sicuramente l'opzione peggiore.
3. La certezza della scelta giusta non l'avrai mai!
Decidere è un atto di responsabilità verso se stessi e gli altri, e l'espressione di se stessi, della propria libertà e la manifestazione di avere il controllo della propria esistenza. Si, certo, ci sono delle conseguenze e decidere vuol dire anche saperle affrontare; è come tracciare una demarcazione, vuol dire lasciare andare qualcosa per accogliere altro, esporsi, probabilmente scontentare qualcuno e subire giudizi.
L'errore più grande?
Non decidere!
E' una illusione, comunque avrai deciso!
Meglio aver preso la decisione sbagliata, piuttosto che rimanere fermi alla ricerca della decisione perfetta, avrai imparato una lezione preziosa che ti aiuterà in futuro. Se sei un imprenditore sai che essere reattivi nel business può essere un vantaggio competitivo importante, piuttosto che attendere le mosse dei competitor e una decisione può costare molto cara.
La paura di sbagliare o delle conseguenze è legittima e la sua funzione utile di aiutarti ad avere il giusto livello di attenzione verso la decisione. Allo stesso tempo può essere una scusa per rimanere in una situazione sicura, facendoti sentire a proprio agio perché ti mantiene in uno schema di inazione e nella zona di comfort.
Prima di darti un semplice processo che ti aiuta a decidere meglio ti ricordo le tre decisioni chiave (Tony Robbins) che devi avere chiare in mente perché definiscono il tuo futuro:
1. Decidi su cosa focalizzare la tua ATTENZIONE.
2. Decidi il SIGNIFICATO che vuoi dare alle cose.
3. Decidi le AZIONI per creare i risultati che desideri.
Un metodo per prendere decisioni non può darti la certezza della decisione perfetta, ma può conferirti la sicurezza di cui hai bisogno per agire nel bel mezzo del dubbio che quasi sempre accompagna le decisioni importanti.
Ti lascio una linea guida che ti aiuta ad orientarti, semplice e replicabile per prendere la tua decisione.
Il metodo: ABCD
ASSESSMENT: valuta attentamente la situazione attuale
- Quali sono i punti di forza e di debolezza della situazione attuale?
- Quali sono le opportunità che non hai ancora considerato?
- Esistono rischi o minacce importanti?
BILANCIAMENTO: definire bene il perimetro della decisione.
- Quale è il tuo Obiettivo?
- Quali sono le opzioni in gioco? Ci sono opzioni che non hai valutato?
- Quanto le diverse opzioni ti avvicinano ai tuoi obiettivi?
- Ci sono componenti emotive forti?
- Hai fatto una analisi "razionale" dei pro e contro?
CHIARIMENO: chiarire cosa veramente importante.
- Quali sono le Cose Importanti per te
- Il tuo obiettivo Allineato alle tue cose importanti?
- Nelle diverse opzioni ci sono minacce in forte contrasto con le cose importanti pe te?
DECISIONE: mettere in atto che azioni che rendono la decisione operativa.
- Quale delle opzioni presenta maggiori minacce e minori opportunità ?
- Quali sono le azioni da agire subito per mettere in atto la decisione?
- Sono pronto ad agire subito?
- Quali sono le prime azioni da fare?
- Cosa sarà poi cambiato?
- Cosa farai ora?
Segui questa griglia di domande quando dovrai prendere la prossima decisione importante, ti aiuterà e fammi sapere come va.
Ho aiutato diversi miei clienti in questo processo con ottimi risultati e ti consiglio, se vuoi, di farti aiutare da un buon Coach, avrai la certezza di fare tutti i passaggi giusti nel giusto ordine arrivando alla tua migliore decisione.
Fammi sapere come va e, se hai commenti, lasciali pure qui sotto.
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Time Management? ... no Grazie!
Di solito, quando ad inizio giornata in aula, esordisco con “Time Management? … no Grazie!” qualche partecipante al corso chiede subito:
“Cioè? … cosa intendi non dovremmo gestire il nostro tempo?”
"Esatto!" - Rispondo io
Lo confesso è anche un trucchetto per “svegliare" un po’ l’aula ... e allo stesso tempo, è esattamente il messaggio che voglio rimanga a chi è presente in aula.
Il tempo, per nostra fortuna o meno … scorre indipendentemente dal nostro agire, addirittura i fisici ci spiegano che non esiste un tempo assoluto che è solamente una nostra percezione e in realtà gli eventi sono da collocare in una dimensione “spazio-tempo” che è al di fuori dalla nostra percezione.
Sono tre gli elementi principali e non sono buone notizie che ti aiutano a capire meglio come funziona:
Il tempo scorre indipendentemente da te: tu non hai alcun controllo sul tempo!
Il tempo non può essere accumulato: che tu voglia o meno sei costretto a spenderlo!
Il tuo tempo è limitato e … non conosci questo limite!
Lo so non fa piacere accettare queste idee e, ti do un’altra notizia che non ti piacerà, non la vuoi accettare perché ti elimina un alibi che ti fa tanto comodo! :-)
Il punto è che finché penserai di poter di gestire il tempo sei destinata o destinato a raccogliere delusioni, quando cambi approccio ed atteggiamento è probabile che i tuoi risultati migliorino velocemente.
Il tempo è qualcosa di molto lontano da ciò che tu puoi gestire e utilizzare il termine “gestione” è improprio. Sappiamo che l’uso delle parole è importante perché realizzano la rappresentazione interna della nostra percezione del mondo esterno, allora chiamiamo le cose con il giusto termine: Il Tempo scorre non si gestisce!
Prenditi la responsabilità di come utilizzi il tempo, limitato, che hai a disposizione.
Se così facessimo sparirebbero tutte le espressioni come: “una corsa contro il tempo” … “non ho abbastanza tempo” … “è volato via tutto il tempo“ etc …
Come si fa?
Gestisci le cose che fai nel tempo che hai a disposizione!
Gestire le attività nel tempo è una prospettiva mentale totalmente diversa dal “gestire il tempo…” sposta il focus dal “tempo” alle “attività” che abbiamo deciso sono necessarie portare a termine per realizzare i nostri obiettivi.
Quindi la domanda corretta da porsi rispetto al tempo è: "Come posso utilizzare al meglio, per me, il tempo che ho a disposizione?"
Questa è la domanda giusta da porsi e questa è la domanda che … nel tempo ti renderà più orientato verso i tuoi risultati e quindi più produttivo.
Inizia a gestire la tua vita, le cose importanti per te e le tue priorità nel tempo che hai .... ancora .... a disposizione!
Il tema del tempo è molto affascinante, appassionante ed è una delle chiavi per riuscire a realizzare risultati importanti. Nella mia attività di Coach o in aula come Trainer in azienda aiuto Manager a capire quali sono le cose veramente importanti per loro, poi lavoriamo per definire obiettivi raggiungibili allineati con i propri valori e quindi si definiscono le azioni da portare a termine in un determinato tempo, in modo da trasformare gli obiettivi in risultati concreti.
In questo modo il concetto di “tempo”, una volta collocato nella mente in modo più utile per te, diventa il tuo alleato perché è un grande Maestro, ti insegna la disciplina. La disciplina ti aiuta a mantenere la rotta verso la realizzazione degli obiettivi per te importanti.
Mi piace associare al “tempo” il concetto di “scelta”. La vita è una scelta costante; in ogni momento decidi di dedicare il tuo tempo a qualcosa e quindi ne escludi molte altre, questo è il tuo potere la scelta e di orientare l’utilizzo del tuo tempo.
Ore 19:00, sei uscito “presto” dal lavoro, perché hai deciso di fare qualcosa?
Circolo sportivo, Divano Netflix, vai a vedere gli allenamenti di tuo figlio, Divano social, libro, lavoro al tuo progetto, telefonata ad amico….?
Pensa quanto una “banale” scelta di questo tipo può influenzare gli eventi della tua vita!
Ti lascio la mia personale “scaletta” su come iniziare a ragionare ed agire in modo diverso da oggi in poi, abbandonare il concetto del “non ho abbastanza tempo” e iniziare a realizzare i tuoi obiettivi nel tuo tempo:
Decidi quali sono le cose veramente importanti per te
Definisci i tuoi obiettivi in modo che siano allineati con i tuoi valori e il tuo scopo
Pianifica le azioni da fare con scadenze precise.
Aggiorna la tua agenda avendo ben presente i primi due punti.
Fammi sapere nei commenti.
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Andare da A a B ... che cosa fa per te un COACH?
"Mah, che cosa fa un Coach ?"
Spesso mi sento rivolgere una simile domanda da amici, conoscenti e futuri clienti.
“Ciò che conta non è il semplice fatto di aver vissuto, ma il cambiamento che siamo stati in grado di imprimere alla vita degli altri” (Johann Wolfgang Goethe)
“Il Coach porta il cliente da A a B, dove A è il punto di partenza e B il punto di arrivo desiderato”.
Questo, o qualcosa di simile, ti sarà capitato di sentire a proposito dell’attività del coach, vero?
Se sei un professionista, un manager o una persona che tutti i giorni si impegna nella ricerca delle soluzioni più efficaci per il raggiungimento di risultati concreti, probabilmente cerchi costantemente anche la strada più efficiente per mantenerne l’effetto nel tempo e, ovviamente… lo fai in “presenza” di risorse limitate. E’ vero?
A scuola ti hanno insegnato che una volta definiti due punti (A e B) la minima distanza è la linea retta che li unisce, per quei due punti passa una ed una sola retta e, tale retta, è anche il percorso più efficiente in termini di utilizzo delle risorse ovvero quella che costa meno.
Bene, nell’attività di Coaching la minima distanza, ovvero quella più efficiente, è rappresentata dalla strada più ecologica per il “sistema uomo”. Ecologica vuol dire rispettare la straordinaria unicità che ognuno rappresenta.
La linea immaginaria A – B che unisce direttamente i due punti rappresenta, la direzione da intraprendere ed è sostenuta dalla motivazione, dal perché vuoi ottenere quel risultato. Il percorso è il tracciato, di volta in volta diverso, che ti condurrà al traguardo finale.
Come un sarto cuce accuratamente un abito su misura, così il percorso di Coaching è dedicato e realizzato sulle specifiche esigenze ed unicità del singolo. E’ generato calandosi nella “mappa del mondo” dell’interlocutore e, una volta compresi i punti cardinali all’interno della sua mappa, si traccia la linea, ovvero il percorso specifico per accompagnarlo al raggiungimento del punto B nel modo più efficiente ovvero ecologico possibile.
E’ come dire che un’automobile raggiunga la cima di un monte percorrendo la linea retta che congiunge la base con la cima. In questo caso l’auto non avrebbe sufficiente potenza per salire o, nel caso l’avesse, probabilmente si ribalterebbe per l’eccessiva pendenza. Un’auto riesce a salire sulla cima del monte percorrendo una serie di tornanti che, pur non rappresentando la linea più breve dalla base alla cima, assicurano il raggiungimento dell’obiettivo nel modo più ecologico per il “sistema auto passeggeri”.
Nell’attività di Coaching si definiscono i punti cardinali all’interno della “mappa” dell’interlocutore ed attorno a questi si delinea il percorso sicuro ed ecologico per portare il Coachee al risultato desiderato.
Questo fa il Coach, una volta avuto il permesso, ha il privilegio di entrare nella “mappa del mondo” del Coachee e da qui parte per accompagnarlo, nel modo più ecologico possibile, da A a B con la determinazione data dal ”perché” e guidati dalla direzione.
“Potrai non sapere mai i risultati prodotti dalle tue azioni, ma, se non fai nulla, non ci saranno risultati.” (Mahatma Gandhi)
Sappiamo che non esiste la “ricetta” facile e veloce che ti conduce al successo, qui ti do 3 punti con cui puoi allinearti alla giusta direzione:
Definisci e scrivi un risultato che vuoi ottenere e stabilisci di cosa hai bisogno per raggiungerlo;
Dividilo in obiettivi più piccoli, in step intermedi (scrivili);
Metti i sotto-obiettivi in sequenza (agisci).
Segui la linea che unisce i 3 punti e agisci con costanza. Otterrai risultati che non ti aspetti!
Fammi sapere nei commenti che ne pensi.
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Paura di agire?
Le nuove possibilità si trovano laddove non siamo stati e quindi, c’è un margine di rischio e di pericolo che, spesso rischia di lasciarci fermi difronte alla possibilità di migliorare e crescere.
“Pensa, credi, sogna e osa” (Walt Disney)
Cresciamo ed impariamo per i primi anni della nostra vita sperimentando, ignari dei tentativi dei nostri genitori di proteggerci dai pericoli… “attento qua, non toccare li, non andare su, non, no, mai…”. Eppure, malgrado tutti questi comandi, da bravi bambini, abbiamo continuato a sperimentare, provare e andare oltre, ovunque e contro chiunque. E’ così che abbiamo imparato a camminare a forza di cadere ed imparando a rialzarci e, quando stupivamo gli adulti per qualche piccolo progresso, venivamo premiati con abbracci e feste. Così siamo cresciuti sperimentando, osando, grazie agli incoraggiamenti ed anche contro gli scoraggiamenti. Poi, piano piano abbiamo disimparato a sperimentare, abbandonando la naturale capacità di cercare nuove possibilità perché la paura che ci possa essere qualcosa di sbagliato ha sostituito la curiosità, la voglia di sperimentare e l’idea di una diversa eventualità.
I bambini possono sbagliare perché ogni errore è un modo per imparare, gli adulti no, gli adulti devono fare, anzi, fare bene! In azienda l'errore è punito "in sala mensa" in modo che tutti possano capire. Quindi, la soluzione più sicura è quella di continuare a fare quello che abbiamo già fatto, ovvero quello che sappiamo fare e che funziona. Siamo infatti consapevoli che così evitiamo di sbagliare e quindi il giudizio negativo di chi ci osserva. Allo stesso tempo l'azienda, il team, la direzione rimane ferma perché non ci sono nuovi contributi.
Manca in questi casi, quella che si chiama la "cultura dell'errore".
“Per arrivare sull’altra sponda devi quantomeno perdere di vista quella da cui sei partito” (Steven Tyler)
Sarà capitato anche a te di aver lasciato passare quel “treno” e poi essertene pentito, sapevi che era il tuo, ma non ce l’hai fatta e, probabilmente, l’opportunità è svanita, non ti sei dato la possibilità di osare, e anche la possibilità di sbagliare. Sbaglia, ne hai il diritto!
Quando decidi di salire su quel treno o di lasciare quella sponda c’è un momento in cui ti senti solo perché hai abbandonato le tue sicurezze, è il momento più difficile in cui la paura di aver sbagliato è forte, ma ora non puoi più tornare indietro.
Per camminare è necessario sbilanciarsi in avanti (perdere l’equilibrio) in qualche modo, perdersi, gestire questo passaggio per poi ritrovarsi nel nuovo equilibrio. Avanzare vuol dire perdere l’equilibrio per poi riprenderlo nella nuova posizione. La spinta è data proprio dall’iniziale perdita di equilibrio senza la quale non c’è la possibilità di avanzare.
Può darsi che su quel treno non trovi quello che cercavi, ma è più terribile non esserci saliti sopra, non aver osato, essersi privato della opportunità che meriti e che arriva per chi ha il coraggio di osare. Osare non vuol dire essere poco prudenti o salire su qualunque treno ti passi davanti, vuol dire avere il coraggio di andare oltre la propria paura di sbagliare, nel momento in cui riconosci che il treno che sta passando è li per te. E ciò non equivale ad eliminare la probabilità di errore, ma trasformare la paura nell’energia necessaria proprio a superare quel confine che ti separa dal campo delle nuove possibilità, e per fare questo devi avere bene in mente chi sei tu, cosa vuoi veramente e quanto è importante per te.
Non esiste la certezza di riuscire, quello che puoi fare è definire chiaramente ciò che vuoi ottenere, avere un piano ed essere disposto ad accettarne le conseguenze, per questo ti indico di seguito 3 punti da seguire per decidere se è il caso di osare o restare fermo li dove sei.
"Osate cambiare cercate nuove strade"(John Keating – L’attimo fuggente)
Osserva, cambia punto di vista; è proprio quando credi di sapere qualcosa, che devi guardarla da un’altra prospettiva e trovare nuove idee. Evita il pre-giudizio e valuta tutte le opzioni anche quelle che sono meno evidenti.
Chiediti: cosa significa per me questa cosa, cosa rappresenta, quanto è importante veramente per me, cosa perdo se non lo faccio? Quale è il mio obiettivo?
Immagina quali possono essere le possibili conseguenze, sia che tu abbia successo sia in caso negativo e chiediti quale è il prezzo che sei disposto a pagare. Immagina le conseguenze per te e gli altri quali possono essere i vantaggi e mettili davanti ai rischi.
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti.
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Barbara Bellachioma 5 mesi fa
Ho avuto il piacere di avere Claudio come coach nella mia azienda.
Claudio si è mostrato sin da subito, una persona molto empatica, pronta e disponibile all’ascolto.
Con semplicità e con la sua esperienza mi ha fatto prendere consapevolezza delle mie capacità organizzative e di leader.
Con il suo lavoro dì coach mi ha dato la grinta di prendere in mano la mia azienda
ed indirizzarla verso l’obiettivo prefissato.
Grazie Claudio per la tua preparazione e per la passione che metti nel tuo lavoro….
è bello ascoltarti e lavorare con te!!!